Tutto quello che devi sapere sulla masticazione

la masticazione

La masticazione per i carnivori è una parte fondamentale del comportamento alimentare. Spesso purtroppo viene ancora troppo sottovalutata. Ma vi dirò, inizia anche ad essere sopravvalutata ed utilizzata un pochino in maniera sconsiderata, e mai avrei pensato di dirlo.

“Eh ma Dottoressa, non mastica sa”. Troppo spesso si pensa alla masticazione in maniera quasi antispecista, ci aspettiamo che cani e gatti mastichino come noi.

Quindi vediamo assieme come sono fatti gli strumenti atti a masticare, come si sviluppano nei carnivori e quindi perchè non masticano come ci aspettiamo.

Gli strumenti per masticare: i denti

In base all’alimentazione biologicamente appropriata per una data specie, troviamo diversità in forma, numero e distribuzione dei denti. Da piatti ad appuntiti, passando per la forma a sega, si sono sviluppati nel tempo come arma da taglio, trito e affondo. Addirittura alcune bocche hanno nel tempo sviluppato un callo osseo gengivale, dove non ci sono denti, che serve da tagliere agli incisivi, nei bovini ad esempio.

Ogni tipologia di dente,e la sua forma, ha uno scopo.

INCISIVI

Gli incisivi incidono (bello sto gioco di parole, da grande professionista), ovviamente la consistenza dell’alimento deve essere specifica, difficilmente mastichiamo in maniera efficace una caramella gommosa con gli incisivi, ma li utilizziamo per sezionare parte di un alimento che poi verrà introdotto in bocca, e molto spesso quello stesso alimento è duro, resistente, friabile ( una carota, del fieno, una mela). Avere quindi degli incisivi importanti significa che la consistenza dell’alimento elettivo per quella specie è piuttosto dura, e nel regno vegetale troviamo con molta più probabilità materie prime di questo tipo rispetto al regno animale. Molti erbivori e onnivori, infatti, hanno degli incisivi relativamente grandi, pensiamo ai roditori ad esempio o a noi. Se ci paragoniamo ad un carnivoro, i loro incisivi sono ridicoli.

CANINI

I canini ( non caninano, se ve lo stavate chiedendo…) sono denti i cui scopi nel tempo sono diventati sempre meno alimentari, possono essere usati infatti anche durante i rituali d’accoppiamento per ferire l’avversario in amore, per scavare, scuotere alberi oppure per afferrare e mantenere salda la presa sulla preda, sono tra i denti meno utilizzati durante la masticazione pura, tanto che in alcune specie sono presenti solo nei maschi.

Nei nostri amici carnivori infatti si sporcano spessissimo prima degli altri denti, adesso sapete perchè.

MOLARI

I molari, o ecco finalmente la masticazione come la intendiamo noi, sono i denti che servono a triturare (in realtà spiaccicano proprio) e a tagliare. Cioè spetta in che senso? Come fanno a spiaccicare e tagliare contemporaneamente?

Non lo fanno infatti, un tipo di molare che caratterizza erbivori ed onnivori, spiaccica ( niente mi piace questa parola, anche se non è scientificamente corretta) e l’altro tipo, che caratterizza i carnivori, taglia. Il primo è piatto il secondo è a punta.

In effetti la maggior parte dei vegetali richiede un trituramento grossolano prima di essere introdotto nei vari sistemi digerenti, soprattutto per aumentare la superficie di scambio con i futuri batteri o enzimi ( dipende se è cellulosa o amido) che li renderanno nutrienti, ci sta quindi che erbivori e onnivori siano diversi dai carnivori. La carne (e tutte le materie prime animali) non necessita di una pre-lavorazione così particolare, basta staccare grossi pezzi e ingoiare, addirittura in alcuni casi nemmeno quello, pensiamo alle uova.

Motivo per cui, spiaccicare i vegetali con i molari richiede che l’arcata superiore e l’arcata inferiore si muovano in maniera orizzontale e verticale, in direzioni opposte, questo può succedere perché esiste l’articolazione temporomadibolare.

Noi mastichiamo cosi, provate!

Articolazione che nei carnivori non funziona proprio benissimo, a loro è permesso fare solo dei movimenti verticali di apertura e chiusura della bocca, e con quei denti appuntiti, il tutto risulta un taglio netto di materiale elastico, la carne (o i pesce).

La masticazione è sottovalutata

Masticare è, per alcune specie, il primissimo approccio digestivo al cibo che si sta introducendo nel tratto digestivo.  Però non per tutti è così.

Alcuni alimenti necessitano di essere “lavorati” un pochino prima di subire l’attacco acido dello stomaco e\o degli enzimi digestivi (in bocca prevalentemente).  Il motivo è semplice, essendo i nutrienti necessari, rinchiusi al interno di cellule con pareti belle resistenti e fibrose, oppure necessitando di un lavoro enzimatico importante (tipo gli amidi) per essere utilizzati, meglio se si inizia il processo digestivo direttamente in bocca. Per questo motivo non tutte le bocche sono uguali, perchè dipende da cosa mangiano. 

Ma quindi i carnivori masticano?

No, per come intendiamo noi la masticazione, non hanno le la dentizione ne l’anatomia che gli permette di triturare il cibo prima di ingoiarlo, ma solo di sezionate grossi pezzi e mandarli verso lo stomaco.

Questo abbinato alla voracità tipica del predatore, ci può in maniera molto ovvia far capire come sia assolutamente non fisiologico alimentarsi con pappette, palline e\o macinati per delle specie che hanno quella bocca.

Ci sono delle eccezioni sicuramente, soggetti non sani, cuccioli troppo piccoli, necessità particolari, ma in linea di massima i pezzi grandi sono da preferire (con un abituazione graduale).

Non voglio entrare nel merito della scelta personale di dare cibo industriale o naturale, parlo proprio solo di masticazione. Proprio per questo volevo adesso introdurre l’argomento: modi per fare “non masticare” un cane.

La masticazione fa parte dell’alimentazione

Ma perché è importante pensare anche alla masticazione quanto parliamo di alimentazione? Non basta solo calcolare i nutrienti e via?

Per me no! una dieta non è solo inserire dei nutrienti, è pensare al benessere di quel soggetto a tutto tondo. L’uso della bocca, per tutti, ma soprattutto per un carnivoro, è una fase importante della quotidianità. Un predatore non la usa solo per alimentarsi, ma anche per comunicare fisicamente con conspecifici o meno, non conoscere le potenzialità di uno strumento così potente significa non vivere.

Ma come si fa ad imparare? Masticando! O non masticando, in questo caso.

E si può fare indipendentemente dal tipo di alimentazione.

Sicuramente chi sceglie di seguire un percorso di alimentazione naturale, risulta un pochino più avvantaggiato, lasciando i pezzi di carne o pesce giustamente grossi, verdura e frutta sia cotta che cruda, ossa nel caso in cui si scelga una dieta di tipo barf (o simili). Tutto questo permette di far coincidere il pasto con la masticazione, che poi è l’ideale. Sì perché masticare il pasto è molto diverso rispetto a masticare uno snack, che non crediate che gli animali non capiscono la differenza.

Attenzione, introduciamo un concetto serissimo, masticare è importante assolutamente, ma è facilissimo cadere nella tentazione di abusarne. Imparare ad usare la bocca non vuol dire essere incoconati tutto il giorno o in ogni momento di masticativi, bisogna pensare bene a cosa e quanto introdurli.

Scegliere lo snack è una questione seria

La scelta del masticativo dipende, come per tutto, dal soggetto.

Ad esempio, è fondamentale considerare il tempo di masticazione. Non sempre cercare di allungarlo migliora o raggiunge lo scopo “rilassamento” o la consapevolezza nell’uso della bocca.

Sappiate che i cani liberi sul territorio masticano in media per un massimo di 26 minuti al giorno, compreso il tempo trascorso per alimentarsi, o dissezionare e scovare il cibo. Poco eh.

Molte volte quindi, anche se in breve tempo, la soddisfazione per la gradevolezza del masticativo e il metodo con cui viene proposto, raggiunge lo scopo in maniera più efficace che passare ore e ore a masticare. 

Siccome masticazione e predazione vanno di pari passo, dei giochi di dissezione, smembramento e consumo possono essere validissimi, e la scelta dello snack in questo caso rende tutto più reale sopratutto se scrocchia, perde pezzettini che devono essere cercati oppure ha il pelo.

Quando parlo di masticativi, ovviamente, parlo di essiccati per lo più, quindi parti anatomiche ben riconoscibili con pelo, pelle o senza, essiccati.

Attenzione anche agli essiccati fatti in casa. Gli essicatori lavorano a temperature che cucinano a tutti gli effetti i pezzi, per cui se essiccate le ossa (tipo le alette) state dando un osso cotto e non si danno le ossa cotte. 

NO A OSSA DI PELLE DI BUFALO o similari di dubbia origine.

Riassuntone sulla masticazione

  • La masticazione è fondamentale, ma ha degli aspetti molto sottili e non è cosi facile, ma nemmeno impossibile, riuscire a elaborare un protocollo soggettivo per ogni cane o gatto.
  • Non sottovalutiamo il potere dell’alimentazione corretta, anche per quanto riguarda il lato psicologico.
  • Tutti possono masticare, ma non tutti le stesse cose.
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