Ed eccoci al terzo e ultimo appuntamento in cui approfondiremo il mondo del cane sportivo. I primi due articoli li troverete qui e qui . Ora cercheremo di intraprendere un cammino all’interno del mondo delle integrazioni.
Partiamo dal presupposto che ogni tipo di attività, se fatta con un’intensità elevata, sollecita: muscoli, articolazioni, ma anche regolazione termica, respirazione, utilizzo dell’acqua e digestione. Do per scontato che conosciate la necessità di un buon piano d’allenamento, che comprende riscaldamento, defaticamento e buona alimentazione. E’ indispensabile parlare della necessità di pianificare un piano integrativo, per migliorare o diminuire, gli effetti “negativi” delle intense attività fisiche. Esistono sul mercato moltissimi prodotti pensati per migliorare le performance, ma spesso, a parer mio, ci facciamo prendere la mano e li utilizziamo senza conoscerne il loro potenziale o l’utilità.
Un’intensa attività fisica porta ad un aumento dei processi ossidativi a carico delle membrane delle fibre muscolari. Lo stress ossidativo è una condizione di alterazione dello stato fisiologico delle cellule del corpo. Non tutti i livelli di stress ossidativo sono pericolosi per la cellula, ma se non facciamo attenzione si rischia di sconfinare nel patologico.
Durante l’esercizio fisico intenso le perdite di acqua attraverso la respirazione aumentano fino a 10-20 volte rispetto al normale. L’idratazione deve quindi essere considerata nel piano di allenamento. Facendo molta attenziona ai possibili squilibri elettrolitici. Dopo uno sforzo fisico prolungato, un cane può presentare abbassamenti del livello di sodio, potassio, magnesio e del livello di proteine. Questi elementi possono essere reintegrati mediante prodotti appositi, è necessario scegliere quello che serve a voi.
Saltare, correre, strisciare, cambiare spesso posizione, tutto sottopone i muscoli, ma soprattutto le articolazioni ad un continuo e intenso lavoro. Dobbiamo preservare la loro integrità, ma anche, prevenire, per quanto possibile, i futuri problemi.
In letteratura si trovano moltissime molecole utili per questi scopi. Ad esempio gli antiossidanti, per limitare i processi ossidativi: vitamina E, flavonoidi, antocianine e polifenoli. Questo tipo di integrazioni la si deve fare tutta la settimana, non solo pre o post allenamento.
Attenzione però, nessun integratore andrebbe usato con leggerezza, quindi prima di pensare ad un loro eventuale utilizzo, mi raccomando consultate un professionista. Curcuma, ginkgo biloba, ibisco, erba medica, rosa canina, clorella, cardo mariano… sono solo alcune delle piante che contengono antiossidanti, alcune sono addirittura remineralizzanti e aiutano l’idratazione (non le citeremo tutte, sia mai vi venga voglia di comprarle in stock e darle tutte assieme). Capite bene perchè l’integrazione deve essere studiata sul soggetto e sul tipo di lavoro sportivo.
Ricordatevi che i fitoterapici sono farmaci a tutti gli effetti che nulla hanno a che vedere con la curcuma che usiamo in cucina, ma molto più potenti e con dei possibili effetti collaterali.
L’energia che si utilizza durante uno sforzo deve essere regolata per non finire spompati, l’integrazione di carnitina può supportare il metabolismo energetico. In diversi sport “esplosivi” può essere utilizzata, ma attenzione non è sempre ben tollerata.
La funzione antinfiammatoria di omega tre (soprattutto di origine animale) e di molecole contenute negli estratti di cozza verde (condroprotettore naturale), possono essere sfruttati, assieme, ad esempio all’acido ialuronico, per il mantenimento in salute di articolazioni soggette a molte sollecitazioni.
E non dimentichiamo che lo sport è lavoro anche di testa e di naso, non solo di muscoli. Regolare i livelli di vitamina B6, acidi grassi a corta catena, vitamine liposolubili e i soliti importantissimi antiossidanti, è una possibile via per aiutare quei soggetti che fanno lavori concettuali, tipo la pet-therapy.
I cani da caccia e i cani da pastore, che svolgono l’attività per cui sono stati selezionati, sono sottoposti ad intense attività metaboliche e anche cerebrali. Sono praticamente un mix perfetto ed equilibrato di tutto quello di cui abbiamo parlato fino ad adesso.
Abbiamo capito che le integrazioni sono tante e da prendere sul serio. Ogni caso andrebbe valutato in base all’esigenza. Il piano integrativo quindi è variabile ed elastico. Valutare bene prima di inserire un’integrazione, anche se lo scopo è ovviamente nobile, soprattutto in cani sportivi. Come sempre, chi meglio inizia è a metà dell’opera.
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