Con l’arrivo della stagione calda e le giornate che si allungano ci viene voglia di passare più tempo all’aria aperta con i nostri animali, ma soprattutto la primavera fa venire voglia ai nostri animali di rimanere di più nella natura. Sicuramente è una stagione molto romantica ma, esattamente così come le piante rifioriscono, anche gli altri organismi viventi sono sottoposti a cambiamenti. Gli sbalzi e l’aumento delle temperature, i repentini cambi di clima e il fiorire delle piante possono provocare infatti alcuni problemi tecnici a cani e gatti. Vediamo quindi come affrontare la primavera in 6 semplici step.
1. Questa primavera mi mette una sete!
Quando le temperature si alzano e aumentano le ore che dedichiamo all’attività fisica, può aumentare di conseguenza anche la sete. Ovviamente non è mai un sintomo da prendere alla leggera, meglio sentire il proprio veterinario una volta in più che una volta in meno. Generalmente però è normale che con l’aumentare delle temperature e dell’attività fisica, si verifichi anche un incremento della sete. Sicuramente durante l’inverno siamo tutti più pigri, quindi la muscolatura si rattrappisce un pochino (sì dai, io e la Lime usiamo questa scusa va bene?), per questo per ritornare a una forma fisica “normale” ci vuole del tempo. Ricominciare ad allenarsi dopo un lungo periodo di riposo può mettere molta sete all’inizio… a voi no?
2. Gli sbalzi termici non li percepiamo solo noi umani
Le temperature aumentano, ma l’aumento non è costante. Non so voi, ma io dopo i 20 anni la primavera la sento eccome, soprattutto a causa dello sbalzo delle temperature! Quando appena svegli ci sono ancora -2° e a metà mattina ci sono già 16° come si fa? Per cani e gatti non è affatto diverso. Questo non significa che sia necessario comprare svariati cappottini o coperte per vestire le bestiacce a cipolla come fareste voi. In ogni caso, stare un pochino attenti a come gestire l’arrivo degli sbalzi termici può essere una buona idea.
Ecco quindi le cose principali a cui prestare attenzione:
- Tenete sotto controllo la temperatura dell’acqua se avete ciotole esterne;
- Aspettate ancora qualche tempo per andare a fare le gite al fiume;
- Se siete abituati a bere nelle pozzanghere, controllate che non siano ancora ghiacciate;
- Se il gatto dorme sul termosifone caldo, non apritegli la finestra in faccia per far girare l’aria;
- La mattina presto l’erba è bagnata, asciugatevi bene dopo la bellissima passeggiata mattutina;
- La sera è ancora troppo presto per fare le passeggiatone.
Le conseguenze di questi sbalzi di temperatura possono essere per lo più dissenterie autolimitanti e leggere. Ovviamente per qualsiasi dubbio, vale la solita regola: si alza il telefono e si va a fare visita al veterinario, normalmente con qualche probiotico e una mini dieta leggera tutto rientra nei ranghi senza problemi. Mi raccomando, tutto questo vale anche per i gatti!
3. Mayday, si stanno risvegliando le zecche!
Cogliamo la palla al balzo e ampliamo il discorso dissenterie parlando del risveglio di parassiti e batteri. Questi esserini possono infatti entrare in contatto con le nostre bestie di casa e provocare qualche piccolo problema. Sicuramente, anche se possiamo definire normale questo contatto e per questo non serve farci prendere dal panico (non andate in paranoia per una zecca, per esempio!), appena sentiamo l’odore di primavera, indovinate che si fa? Si sente il veterinario per la prevenzione annuale. No, non vi sto dicendo di riempire cani e gatti di antiparassitari, ma semplicemente che ignorare il problema e provare a paciugare con olii essenziali e piante vi renderà soltanto la vita più complicata. Sentite il vostro medico di fiducia e trovate un compromesso equilibrato tra volontà e possibilità per affrontare la primavera al meglio (e no, quello che ha fatto vostro cugino l’anno scorso in Norvegia per non prendere nemmeno una zecca non conta).
4. Etciù! Che prurito però questa primavera!
Sapete cosa succede quando aumentano le temperature? Fioriscono le piante. Succede tutti gli anni lo so, e ci troviamo comunque impreparati! Come quando ci si stupisce che alle 18 di una giornata di fine febbraio ci sia ancora luce… tutti gli anni succede, tutti gli anni ci stupisce! Ma il nostro stupore non può fermare la primavera e quindi ecco che i pollini appaiono, i pruriti si sviluppano, le reazioni allergiche in generale si ripresentano. Tecnicamente, se siamo consapevoli di avere un soggetto sensibile e stagionale, abbiamo buone possibilità di prevenire gli stati più gravi: lavorando con un’alimentazione preventiva corretta e soggettiva, escludendo quindi delle possibili interazioni negative con alcuni alimenti. Ottima idea aggiungere un protocollo integrativo mirato di acidi grassi insaturi, zinco, vitamina E e se necessario altri nutraceutici. A volte però di sappiamo di avere a che fare con un soggetto sensibile, perché magari è la prima volta che affrontiamo la primavera insieme. In questo caso, l’ideale è sempre valutare prima di tutto la visita con uno specialista in dermatologia, che ci aiuterà a individuare quale il percorso diagnostico sia migliore per noi, in un secondo momento passeremo quindi alla dieta e agli integratori. Non fate le cose da soli, che poi ci vediamo in autunno piangenti come i salici!
5. Detox o non detox, questo è il dilemma
La leggenda narra che in primavera dobbiamo disintossicare il fegato. Io non sono così convinta, vi devo dire la verità. Sapete che non mi piace attuare dei protocolli integrativi se non esiste realmente la necessità di farlo. Che in primavera ci sia la necessità di depurare il fegato dipende. Sicuramente, in alcuni soggetti che già presentano particolarità di cui siamo a conoscenza dobbiamo intervenire tempestivamente, ma questo non vale per tutti a prescindere. Soggetti anziani, sensibili (dermatologici o intestinali), che fanno o hanno fatto cure compatibili con gli integratori che utilizzeremo, soggetti in pausa riproduttiva sono solo alcuni degli esempi di casi in cui si può pensare effettivamente di utilizzare un cosiddetto “protocollo detox” per affrontare la primavera.
6. Peli ovunque, è tempo di muta
Ecco una verità assoluta: la muta avviene sempre nel momento peggiore della nostra vita… ma non è una condizione patologica! Sicuramente durante questo tragico evento bi-annuale la pelle si può seccare e potremmo vedere comparire della forfora. Attenzione però, non siamo assolutamente nella condizione del punto 4. Buone spazzolate e bagni professionali (a casa non li asciugate bene e fate peggio) risolveranno questo dramma, fidatevi.
La primavera non è un dramma
Abbiamo imparato come affrontare la primavera in 6 semplici step? Normalmente, il cambio di stagione si risolve quasi totalmente in questi 6 punti e pare facile. Purtroppo, difficilmente ci troveremo solo in una di queste condizioni, molto più spesso si verificheranno situazioni incrociate, magari anche solo con episodi di dissenteria durante la muta. Non deve essere per forza una cosa tragica. È fondamentale però sapere che tutti, anche se in maniera lieve, in primavera subiamo dei cambiamenti, in alcuni casi dobbiamo intervenire, altre volte possiamo limitarci ad aspettare… e andrà tutto bene.
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